Ciao sono Martino e sono uno dei Founder del progetto Camillo.online, nel 2018 ho deciso di abbandonare il mio lavoro sicuro e uno stile di vita convenzionale per dedicarmi interamente alla formazione e alla sicurezza pediatrica. Mi sono licenziato e ho investito tutto quello che avevo in questo progetto. Oggi posso dire che faccio il lavoro più bello del mondo, insieme al mio Team insegniamo le manovre salvavita per gestire il panico nei momenti difficili e perché nessuno deve sentirsi impotente davanti a un bambino che soffoca.
Da quando sono entrato in aula per la prima volta ho intuito che con lezioni e corsi fatti bene si possono davvero cambiare le situazioni di emergenza, però mi sono anche reso conto che di fatti bene in giro ce ne sono veramente pochi. Con l’esperienza ho capito che ci sono due motivi principali per cui lezioni e corsi non erano di livello sufficiente. Primo motivo: docenti non preparati. Troppo spesso ho visto lezioni con docenti improvvisati, che avevano scarse conoscenze della materia e quasi nulle capacità di comunicazione e gestione aula. D’altronde fare un corso istruttori in due giorni soltanto non può portare a nessuna qualità. Diventa fisiologicamente impossibile far fare ai candidati quell’esperienza che solo la vita di aula può fornire. Un assioma della formazione è che “si impara a formare formando”. Secondo motivo: didattiche a servizio del marketing. I corsi non sono costruiti con gli argomenti che servono, ma con gli argomenti che hanno più appeal. Motivo per cui per esempio non c’è quasi mai la rianimazione nei corsi, come abbiamo parlato nell’articolo sul “Come mai i corsi di Camillo sono diversi dagli altri” (clicca qui per l'articolo dedicato). Quindi possiamo dire che tra i fattori cardine di un buon corso c’è anche un ottimo docente e quando è nato il progetto abbiamo sviluppato il metodo standard di formazione istruttori Camillo e lo abbiamo evoluto ad ogni corso per migliorarlo sempre di più. Ad oggi siamo alla sesta edizione. Una delle domande che ci arriva spesso è se i docenti dei nostri corsi sono sanitari. In realtà il primo soccorso per definizione è tutto ciò che viene fatto, senza dispositivi specifici, prima che arrivi un sanitario. Nei corsi delle università in ambito sanitario non viene, giustamente, affrontato il primo soccorso. Per partecipare al corso istruttori, infatti, non ci sono particolari requisiti, abbiamo e abbiamo avuto medici, infermieri e altri sanitari più o meno specializzati nel ramo emergenza che hanno comunque affrontato il corso per poter accedere all’esame.
Ai candidati istruttori che richiedono informazioni del corso, dico sempre che il corso è per l’80% un corso di comunicazione. Le nozioni di primo soccorso sono basate su linee guida semplici, il difficile è spiegarle e mantenere alta l’attenzione. La direttrice dell’ultimo corso e responsabile della formazione e didattica di Camillo non è una sanitaria di estrazione, anche se ne avevamo a disposizione, ma è la nostra Francesca, dottoressa con un master in comunicazione, con alle spalle più di 20 anni di docenza, che conoscerete meglio nella sezione Team.
Il percorso istruttori ha una durata di circa 10 mesi ed è diviso in 3 step: - il primo step prevede 16 lezioni di teoria online da seguire su piattaforma zoom:
· Lex 1: Trust the process. Presentazione corso e progetto Camillo
· Lex 2: Comunicare per tutti. Basi di comunicazione e gestione aula
· Lex 3: Rescue Baby. Teoria del corso Parte 1
· Lex 4: Rescue Baby. Teoria del corso Parte 2
· Lex 5: Rescue Baby. Teoria del corso Parte 3
· Lex 6: Think Different. Pensare fuori dagli schemi
· Lex 7: Think Different. Il problem solving e le sue dinamiche
· Lex 8: Fondamenti di anatomia e primo soccorso. Parte 1
· Lex 9: Fondamenti di anatomia e primo soccorso. Parte 2
· Lex 10: Il ritardo si recupera dal primo minuto. Sintesi e Macroconcetti.
· Lex 11: Safety Baby
· Lex 12: Safety Junior
· Lex 13: Corso BLSD
· Lex 14: SIDS. Le regole della nanna sicura. Approfondimento
· Lex 15: Trasporto in auto. Approfondimento
· Lex 16: Showtime. Come raccontare esempi e aneddoti
- il secondo step prevede 10 sessioni per le prove di esposizione e gli esercizi di comunicazione, dedicate ad ogni aspirante istruttore in sessione privata con un formatore. L’obbiettivo è quello di sviluppare le capacità comunicative e correggere i difetti di ogni candidato.
- il terzo step. Tirocinio: un minimo di 30 corsi in affiancamento in presenza e 5 online per poter accedere all’esame. Queste 180 ore circa ci serviranno per dare ai candidati l’esperienza per l’allestimento dell’aula, gestione problemi e soprattutto per imparare a coordinare l’isola pratica che è il fiore all’occhiello di Camillo.
Ad alcuni tutte queste ore di tirocinio possono sembrare tante però noi vogliamo che il nostro istruttore, al suo primo corso da operativo, abbia già 30 corsi di esperienza. La qualità passa anche da questo.
Questo percorso è impostato per implementare varie skills e per vincere alcune paure, la prima su tutte è la paura di parlare in pubblico. Se vi facessi vedere quanto era basso il livello delle prime prove di esposizione di alcuni attuali istruttori che ora prendono applausi e recensioni, mi direste: “non è possibile!”. Ma proprio a quel tipo di evoluzione puntiamo noi. Ricordatevi che tutto il progetto è stato creato da un “timido e introverso”.
Ci sono corsi fatti bene e poi ci sono quelli che ti lasciano qualcosa in più dentro e vuoi raccontarlo agli amici. Ti aspetto nei commenti… e in aula. Un abbraccio Martino
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